“Un uomo si propone il compito di disegnare il mondo.
Trascorrendo gli anni, popola uno spazioso immagini
di provincie, di regni, di montagne, di baie, di navi,
d’isole, di pesci, di dimore, di strumenti, di astri,
di cavalli e di persone.
Poco prima di morire, scopre che quel paziente
labirinto di linee traccia l’immagine del suo volto”.
Jorge Luis Borges, L’Artefice (1960), in Tutte le opere, Milano: Meridiani Mondadori, 1986, vol. I, p. 1302.

















